Pubblicato da: fitonews | 24 marzo 2011

Una principessa e il suo profumo: l’essenza di Neroli

Dai fiori dell’arancio amaro (Citrus aurantium L.) si estrae l’olio essenziale o essenza di Neroli, largamente impiegato in profumeria  (rientra ad esempio nella composizione dell’acqua di Colonia) ed anche in farmacia per profumare alcuni medicamenti. L’essenza, oltre al gradevolissimo profumo, presenta attività antimicrobica a largo spettro, praticamente sovrapponibile a quella dell’ olio essenziale di Melaleuca alternifolia (tea tree oil), immunomodulante e antiflogistica. Grazie alle proprietà antispasmodiche e sedative viene impiegata in lozioni e preparati per uso esterno (massaggio)  nelle situazioni di stress, tensione nervosa, insonnia. In cosmetica manifesta azione dermopurificante, tonica e rassodante.
Il nome di Neroli, attribuito all’olio essenziale, proviene da quello della principessa Anna-Maria de la Trémoille-Noirmoutiers, seconda moglie di Flavio Orsini, principe di Nerola e duca di Bracciano. Affascinata da questa essenza, che chiamò Neroli in onore alla città di Nerola, Marie-Anne de la Trémoille la utilizzava ampiamente per profumare il suo bagno, i vestiti e gli ambienti. Donna di gusto e di tendenza lanciò così una  moda che si  diffuse alla corte di Luigi XIV.

 


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